giovedì 8 maggio 2014

Pensieri e parole: La bolla di sapone e il gatto


La bolla di sapone e il gatto
Pensieri e parole: La bolla di sapone e il gatto
Da un sospiro nacque una bolla di sapone e subito volò nell'aria. Il vento la dondolò su di un fiore, il quale, meravigliato nel vedere il suo splendore le domandò:
- Come sei bella! Chi sei?
- Sono una bolla di sapone e quel che vedi è il tuo riflesso...
Il fiore arrossì e con un petalo l'accarezzò: bastò quel gesto e la bolla di sapone riprese a volare fino ad arrivare vicino al battito d'ali di una farfalla.
Questa, nel vederla così bella, continuò a farla danzare come fosse una delicata ballerina e, quando la bolla le disse:
- Mi dispiace, devo andare.
La farfalla le domandò:
- Così presto? Mi dispiace, sei così incantevole e delicata... dimmi chi sei, prima che riparti per la tua strada...
- Sono una bolla di sapone e quel che vedi è il tuo riflesso...
Nel sentire questo, la farfalla, s'inchinò, sbatté più forte le ali dall'emozione e la fece di nuovo volare in alto nel cielo, cosicché anche il sole la poté notare.
Si fece spazio tra le bianche nuvole e le sussurrò:
- Che meraviglia! Che splendore! Chi sei tu che splendi più del Sole?
- Sono una bolla di sapone e quel che vedi è il tuo riflesso...
Preso dalla commozione, con un delicato raggio la baciò. Arrossì fino a tramontare e la bolla di sapone, prima di congedarsi, si colorò di infinite sfumature dall'arancio al rosso, e poi salutò.
Continuò a viaggiare, spensierata, accompagnata dal vento, fin quando il respiro di un gatto la fermò:
- Che faccia brutta! - esclamò - chi sei? - domandò.
- Sono una bolla di sapone e quel che vedi è il tuo riflesso...
Il gatto tirò fuori un'unghia e, nel sentirsi offeso, per dispetto la pizzicò. La bolla non fece in tempo neanche a sospirare che scoppiò.

Gianluca Frangella

Nessun commento:

Posta un commento

Lo scrittore è un mestiere come tanti altri ma a differenza di altri ha come ricompensa il tuo interesse.