giovedì 25 maggio 2017

Pensieri e parole: la bolla di sapone e il gatto

Il presuntuoso si guarda allo specchio e illuso d'essere la migliore rifiuta persino se stesso
La bolla di sapone e il gatto
Da un sospiro nacque una bolla di sapone che subito volò nell'aria. Il vento la dondolò su di un fiore, il quale, meravigliato nel vedere il suo splendore esclamò:
- Come sei bella! Chi sei?
- Sono una bolla di sapone e quel che vedi è il tuo riflesso.
Il fiore arrossì, imbarazzato dal complimento, e con un petalo l'accarezzò: bastò quel gesto e la bolla di sapone riprese a volare fino ad arrivare vicino al battito d'ali di una farfalla.
Questa, nel vederla così bella, continuò a farla danzare come fosse una delicata ballerina e, quando la bolla disse:
- Mi dispiace, devo andare.
La farfalla sospirò:
- Così presto? Mi dispiace, sei così incantevole e delicata... dimmi chi sei, prima che riparti per la tua strada.
- Sono una bolla di sapone e quel che vedi è il tuo riflesso - rispose la bolla di sapone.
Nel sentire questo, la farfalla, s'inchinò, sbatté più forte le ali per l'emozione e la fece di nuovo volare in alto, nel cielo tinto d'azzurro, cosicché anche il sole la poté notare.
Si fece spazio tra le bianche nuvole e sussurrò:
- Che meraviglia! Che splendore! Chi sei tu che splendi più del Sole?
- Sono una bolla di sapone - rispose al sole -  e quel che vedi è il tuo riflesso.
Preso dalla commozione, con un delicato raggio la baciò. Arrossì fino a tramontare e la bolla di sapone, prima di congedarsi, si colorò di infinite sfumature dall'arancio al rosso e lo salutò.
Continuò a viaggiare, spensierata, accompagnata dal vento, fin quando il respiro di un gatto la fermò:
- Che faccia brutta! - esclamò - chi sei? - domandò.
- Sono una bolla di sapone, - rispose di nuovo la bolla, - e quel che vedi è il tuo riflesso.
Il gatto tirò fuori un'unghia e, nel sentirsi offeso, per dispetto la pizzicò. La bolla non fece in tempo neanche a sospirare che scoppiò.

Morale.
Il presuntuoso si guarda allo specchio e illuso d'essere il migliore rifiuta persino se stesso.

Gianluca Frangella